Francesco d’Incanto

Francesco d'Incanto

Quando

29 Settembre 2024 - 4 Ottobre 2024    
8:00

Dove

Tipologia evento

Celebrando gli 800 anni del miracolo del sacco e delle stimmate di san Francesco, il tema della Luce ci fa riflettere sulla provvidenza divina che come Luce illumina le “necessità” degli uomini.
Il miracolo del sacco, e quindi del pane, diventa il segno dell’Eucarestia che è sorgente di Luce e di Vita, che nutre e sostiene il cammino di ogni uomo, e allo stesso tempo ogni uomo diventa per l’altro testimone di questa luce.
“Io sono la Luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv 8,12).
Gesù che dice di se stesso: “Io sono la luce del mondo” (Gv 8,12) fa brillare la nostra vita, perché sia vero ciò che dice nel Vangelo: “Voi siete la luce del mondo” (Mt 5,14).
La sofferenza degli innocenti e, infine, la morte di ogni uomo costituiscono un buio impenetrabile che può forse essere rischiarato per un momento da nuove esperienze, come da un fulmine nella notte. Alla fine, però, rimane un’oscurità angosciante. Intorno a noi può esserci buio e oscurità, e tuttavia vediamo una luce: una piccola fiamma, minuscola, che è più forte del buio apparentemente tanto potente ed insuperabile.
Cristo, che è risorto dai morti, brilla in questo mondo, e lo fa nel modo più chiaro proprio là dove secondo il giudizio umano tutto sembra cupo e privo di speranza. Egli ha vinto la morte – Egli vive – e la fede in Lui penetra come una piccola luce tutto ciò che è oscuro e minaccioso.
Chi crede in Gesù, certamente non vede sempre soltanto il sole nella vita, quasi che gli possano essere risparmiate sofferenze e difficoltà, ma c’è sempre una luce chiara che gli indica una via che conduce alla vita in abbondanza.
Gli occhi di chi crede in Cristo intravedono anche nella notte più buia una luce e vedono già il chiarore di un nuovo giorno.
“Io sono la luce del mondo – Voi siete la luce del mondo”, dice il Signore. È una cosa misteriosa e grandiosa che Gesù dica di se stesso e di ciascuno di noi la medesima cosa, e cioè di “essere luce”.
Noi sperimentiamo sempre il fallimento dei nostri sforzi e l’errore personale nonostante le migliori intenzioni. Esistono tuttora guerre, terrore, fame e malattia, povertà estrema e repressione senza pietà. Cristo non si interessa tanto a quante volte nella vita vacilliamo e cadiamo, bensì a quante volte ci rialziamo. Non esige azioni straordinarie, ma vuole che la sua luce splenda in noi. Non ci chiama perché siamo buoni e perfetti, ma perché Egli è buono e vuole renderci suoi amici.
Sì, noi siamo la luce del mondo, perché Gesù è la nostra luce.
Con questa 27ª edizione, sulle orme di san Francesco, vogliamo accogliere la Luce di Cristo nella nostra vita per poter essere con Lui “Luce del mondo”.
Il Signore vi dia Pace!
A breve il Programma