
🏛️ Fiano Love Fest 2025 – Lapio (AV)
Dal 1 al 3 agosto 2025, il borgo di Lapio si trasforma in teatro della 14ÂŞ edizione del Fiano Love Fest, dedicato ai vini DOCG Fiano di Avellino e Taurasi e alle eccellenze enogastronomiche dell’IrpiniaÂ
Tema dell’edizione: “Intelligenza Agricola”, un invito a fondere tradizione e innovazione in una visione sostenibile dell’agricoltura contemporanea.
Cantine e Stand
Le cantine protagoniste includono Filadoro, Ioanna, Laura De Vito, Il Sole e il Lupo, Tenuta Scuotto, Terre di Nora, Terra Mia, Trodella, Antica Hirpinia, Bellaria, Case d’Alto, Macchie Santa Maria, Felice Meoli e Vigna Ciampa Matteis
Gli stand enogastronomici saranno gestiti da produttori locali come Calafià , Gerarda Ferrante, Chef Davide Filadoro, Lucariello, Il Re delle Carni, Macelleria Maracaibo, Pasticceria Dolcivendolo e Liquorificio Accio
Programma giornaliero 🎶
Venerdì 1 agosto
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19:00: apertura degli stand e inizio delle degustazioni tecniche a Palazzo Filangieri.
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19:00–23:00: visite guidate all’interno del Palazzo.
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20:00: banchi d’assaggio di Fiano di Avellino organizzati da ONAV Avellino.
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21:00: musica dal vivo per accompagnare la serata
Sabato 2 agosto
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Programma analogo a venerdì:
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19:00: apertura stand e degustazioni.
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19:00–23:00: visite guidate Palazzo Filangieri.
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20:00: banchi ONAV.
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21:00: concerto live con musica locale
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Domenica 3 agosto
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10:30: visite guidate alla scoperta del centro storico e partenza dei percorsi in e-bike sharing.
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11:30: apertura stand enogastronomici.
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19:00–23:00: visite guidate al Palazzo Filangieri + apertura stand e degustazioni tecniche.
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20:00: banchi d’assaggio ONAV.
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21:00: musica dal vivo di chiusura evento
🌿 Arte, Cultura e Didattica
Il festival offre non solo degustazioni, ma anche momenti dedicati alla cultura: visite al Complesso Monumentale di Palazzo Filangieri con affreschi e ambienti storici, e percorsi nelle chiese del borgo caratterizzate dall’arte sacra locale
Inoltre, ONAV e AIS Avellino guidano degustazioni tecniche e masterclass nel cuore del centro storico, nella Corte del Palazzo Filangieri, contribuendo alla riflessione sul tema dell’“intelligenza agricola”